Il
30 dicembre 1889 fu inaugurata la Piccola Casa del Cottolengo di VINOVO
con i primi 10 letti per ammalati. Don Luigi Altina fu l’artefice ed
il primo Rettore fino alla morte, avvenuta nel 1941.
Questa
bella iniziativa fu intrapresa grazie a vari lasciti di cittadini
vinovesi. Poi tra il 1891 e il 1895 fu edificato l’attuale grande
edificio centrale, secondo il progetto dell’ing. Crescentino Caselli
da Fubine. Alla costruzione dell’edificio concorsero volontariamente
anche molti vinovesi, con lavori di manovalanza come il trasporto della
sabbia del legname e dei laterizi e lo scavo delle fondamenta.
Negli
anni successivi, altri edifici si aggiunsero al primo: la cascina, la
stalla, il caseificio, i locali per gli allevamenti dei maiali e delle
galline.
Negli
anni ‘20 vi erano oltre 60 suore e circa 100 ricoverati d’ambo i
sessi.
Una
grande comunità stretta attorno al Rettore Don Altina ed alle Madri
Superiori delle suore che via via si sono avvicendate. Durante gli anni
1918-1919, fu sede di un Lazzaretto per i soldati galiziani
dell’esercito austriaco, presi prigionieri dalle truppe italiane nella
zona del Piave. Nel 1941-1945 la Superiora Suor Valeriana, aprì le
porte del Cottolengo agli abitanti di San Martino in cerca di riparo
dalle incursioni aeree Alleate. In seguito diede ricovero ai prigionieri
americani in fuga dopo l’8 settembre 1943, a partigiani feriti ed
ammalati ed anche a tedeschi feriti.
Un
grande esempio di carità cristiana.
In
questi ultimi anni, purtroppo, la Casa del Cottolengo tanto voluta da
don Luigi Altina, è avviata alla chiusura. Il forte calo delle
vocazioni religiose da un lato, e le difficoltà d’adattamento del
complesso edilizio alle nuove esigenze abitative, hanno provocato la
riduzione del personale religioso con conseguente riduzione delle
persone ospitate.
Delle
varie attività che rendevano viva la Casa, giardino, cascina,
caseificio, ecc. non rimangono oggi che silenziosi cortili carichi di
malinconia, e vuoti edifici prede della polvere.
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